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ABOUT ME

Christian Tagliavini nasce nel 1971 in Svizzera, dove vive e lavora come artista fotografo. Le sue opere sono fortemente influenzate dall’infanzia che trascorre a Parma, immerso nella ricca tradizione culturale della bassa pianura emiliana.

Dopo aver terminato gli studi nel campo del disegno progettuale, inizialmente Tagliavini si dedica alla professione di graphic designer. La scintilla per l’ottava arte si accende in lui nel 2000, quando visita una mostra a Milano. Autodidatta affascinato dagli aspetti tecnici, si cimenta in diversi ambiti, per poi approdare alla consapevolezza che la mise-en-scène è il modo più efficace di immortalare le storie che affollano la sua fantasia. Storie che, toccando temi inesplorati e concetti inusuali, lasciano un finale aperto: chiunque osservi le suggestive immagini di Tagliavini è invitato a entrare in relazione con idee, sensazioni ed emozioni fuori dall’ordinario.

I lavori di Tagliavini, ultimo atto del suo processo creativo, fissano in eterno una visione artistica incentrata su oggetti di scena realizzati a mano, costumi sartoriali e volti atipici. Come un vero e proprio artigiano della fotografia, Tagliavini si serve di svariate tecniche per curare ogni singolo elemento. Dai tessuti fino alla scelta dei colori, ogni abito prende forma a partire dai suoi bozzetti minuziosamente disegnati ed è confezionato su misura per ogni personaggio.

Un simile approccio richiede inevitabilmente una preparazione rigorosa e approfondita. Lo scatto in sé dura un istante, ma quella di Tagliavini è una fotografia lenta, più simile alla pittura. Dietro a ogni progetto, che inizia con una ricerca storica e iconografica, ci sono studi di fattibilità, schizzi, storyboard, sperimentazione cromatica e composizione. Solamente dopo aver svolto queste attività preliminari Tagliavini può procedere a tradurre le sue idee in realtà.

Laddove possibile, Tagliavini ama ritrarre modelli non professionisti, traendo ispirazione dalla loro spontaneità e curiosità. Sostenitore della bellezza non convenzionale, da sempre antepone la personalità spiccata ai canoni estetici classici. I soggetti delle sue creazioni sono la sola componente che non può controllare: con l’espressività istintiva che rivelano, spesso lo inducono a portare le sue storie in direzioni inaspettate. E per via di questo dettaglio, l’unico lasciato al caso, Tagliavini finisce per assumere un ruolo più vicino a quello dell’osservatore che del regista.

Nel 2012 Christian Tagliavini vince il premio Hasselblad Masters nella categoria Fine Art e nel 2013 l’IPA Fine Art nella categoria Portrait. I suoi scatti sono esposti in numerosi musei e gallerie d’arte a livello internazionale.

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